Fa’ la cosa giusta
Il una calda giornata di settembre, passeggiando tra i miei ulivi, pensavo a come promuovere la mia linea cosmetica in eventi dove la filosofia di sostenibilità fosse l’elemento principale .
Beh pensa che ti ripensa… ispirata dal verde eccola lì … arriva l’idea e penso : ” Fa’ la cosa giusta!”
Ricordavo che la fiera Fa’ la cosa giusta si svolgeva più o meno nei mesi tra settembre e ottobre.
Mi affretto subito a cercare il sito per rimediare un’email o un contatto telefonico.
Si le email sono più comode, forse anche più professionali, ma chiamatemi ANTICA preferisco la buona vecchia telefonata.
La voce che mi risponde è accogliente e disponibile. Si chiama Laura! Le presento la mia azienda, dandole anche tutti i riferimenti web. Sono fortunata , IRI, ha le caratteristiche giuste per partecipare, ma la notizia migliore è che ci sono ancora stand disponibili. Non voglio portarvela per le lunghe ma dopo aver salutato Laura, procedo con le pratiche e 24 ore dopo ho il mio stand per Fa’ la cosa giusta… evviva!
Ansia e felicità sono i sentimenti che mi pervadono. ”Oh mio Dio”, penso, ”e adesso,da dove parto?” Niente paura prendo carta e penna ed incomincio a fare una lista, Andrea, il mio migliore amico sarebbe fiero di me. Lui fa sempre liste e programmi. Inizio a programmare l’allestimento, servono luci, fili della corrente, arredamento, vorrei che fosse qualcosa di artigianale. Qualche mese prima abbiamo dovuto abbattere, a malincuore, una quercia che, dopo un sopralluogo della forestale, era stata considerata malata e per questo pericolosa poiché vuota all’interno.
La bellezza di secoli concentrata in un tronco enorme.
Mi organizzo per trasportarlo in falegnameria. Ovviamente non è stata una cosa semplice, diciamo che in macchina non entrava ahahah. Dopo una gru, un muletto e un camion il tronco è in falegnameria. Ricavo quindici bellissime tavole. Due di queste attirano la mia attenzione. Mi lascio ispirare, e seguo le sue linee . Elimino la corteccia, lo levigo lo rendo liscio tutti gli anelli sono visibili e stupendi.
Unisco le due tavole con delle assi di ferro, anche la struttura di sostegno è di ferro.
E’ arrugginito e la cosa mi piace. Consolido la ruggine in modo che non macchi. Assemblo, saldo, metti la cera, togli la cera, impreco, mi ingegno, esulto e per magia…il mio tavolo da esposizione è pronto! Guardandolo mi sembra che abbia la forma di cuore, voi che ne dite?!
Sono molto soddisfatta! Adesso bisogna pensare a come rendere lo stand un luogo accogliente, che susciti curiosità. In un angoletto nella legnaia, c’era un tronco di olivo, alto 1,50m ; anche qui è subito amore. Da legna destinata al fuoco rinasce a nuova vita e diventa una bellissima scultura. Il lavoro da fare non è molto è già tutto lì. Io provvedo solo a ripulirlo, levigarlo, e fare una base in ferro affinché possa tenersi in piedi. Il risultato è spettacolare , almeno per me, grandi soddisfazioni.
Sono felice , i giorni scorrono velocemente, ormai sono quasi pronta anche se gli imprevisti non sono mancati. La fiera si avvicina. L’emozione è tanta. Il 5 ottobre carico una macchina e un pickup.
Il 6 mattina si parte per Bastia Umbra, per Fa’ la cosa giusta. Tre giorni ricchi di emozioni, incontri, stanchezza, soddisfazioni, sorrisi, storie ma questa è tutta un’altra storia.
Grazie Antonella, troppo buona! 🙂
Che bel racconto e quanto lavoro che c’è dietro le quinte. Complimenti!
Grazie Rita. Ho avuto il sostegno di tante persone che mi hanno permesso di riuscire 😉